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19 avril 2012 4 19 /04 /avril /2012 08:00

la-valle-dell-orco.jpg

(20° libro finito - 2012)

Il romanzo narra la storia della terra veneta che, sotto l’odierno volto operoso e consumistico, nasconde le tracce di un recente passato fatto anche di miseria, di ignoranza e di violenza.

La trama ha dei caratteri neri, quasi “gotici”, ed il racconto è pieno di tensione e scandito da misteriosi delitti. All’interno del piccolo mondo di una contrada alpina si scoprono legami segreti, antiche sopraffazioni e tragici segnali che arrivano direttamente da tempi remoti.

E' un libro ben scritto, dove appare sia il Veneto di montagna che quello di pianura, e che sa raccontarci, con una narrazione leggera ed arguta, tutto il disastro dello stravolgimento ambientale e culturale del territorio veneto negli ultimi 50 anni. L’ironia dell’autore, la trama eccentrica ed un finale imprevedibile lo rendono un libro da leggere tutto d’un fiato.

 

ambientato in una cupa valle, luoghi tra l'altro a me conosciuti, quattro case e poche persone non più giovanissime, la vita dura della montagna, tra poco sole e tanta ombra, poco caldo e molto freddo, inverni infiniti ed estati brevi, la lotta con la natura per strappare al terreno la coltura di pomodori ......e chissà cos'altro

cosi si vive in questo luogo desolato ... eppure qualcosa attrae.... attrae i turisti che rispettano poco quello che li circonda .. ma anche coloro che alla fine desiderano una vita "vera" ... lontana dal caos e dal rumore ... più sana e più naturale

ma siamo sicuri che in queste valli non si nasconda qualcosa di più terribile? ...... tutte le favole hanno un principio di verità ..... possibile che quella dell'orco o dell'uomo nero o delle streghe non sia vera?

detto fatto ..... qualcosa di terribile si nasconde in questa valle ...... si riuscirà a scoprire cosa è? e soprattutto a sconfiggerla?

bella la storia .... la trama scorrevole .... soprattutto l'idea di viverla in due tempi .... presente e passato con la lettura di un diario

e i personaggi molto ben descritti .....lo leggi e sembra di esserci li in quella valle

 

 

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18 avril 2012 3 18 /04 /avril /2012 08:00

l-uomo-nel-quadro.jpg

(19° libro finito -2012)

In una fredda giornata di gennaio Oliver si reca da Londra a Cambridge per far visita a un suo vecchio professore d'università, Theo Parmitter. Il programma è d'incontrarlo nel tardo pomeriggio, cenare insieme e poi fare quattro chiacchiere davanti al camino con in mano un buon bicchiere di whisky. Il giorno successivo Oliver avrebbe visto un altro paio di persone, dopodiché sarebbe ritornato a Londra. La cena era stata deliziosa e ora, nel confortevole studio del professore, i due stavano chiacchierando. "Ti andrebbe di ascoltare una strana storia?", propone a un certo punto Theo. E la storia è davvero strana. C'è un quadro, un dipinto a olio appeso al muro della stanza, che mostra una folla di uomini e donne, a Venezia, durante il carnevale. Alcuni sono in maschera, altri no; davanti a loro si apre il Canal Grande. E' un quadro della metà del 1800 acquistato da Theo a un'asta, un quadro che qualcuno, arrivato colpevolmente in ritardo, ha cercato disperatamente di riacquistare, senza risultato, dal professore. Da allora il dipinto si trova lì, in quello studio, non è mai stato spostato. Non è di straordinaria bellezza, eppure ha una forza che impedisce a chiunque di distogliere lo sguardo dai personaggi dipinti. Da uno, in particolare; c'è un uomo, infatti, tra quella folla lungo il Canal Grande, che cambia sembianze. E non è una leggenda: è la verità.

 

più che in un romanzo scritto negli ultimi anni sembra di leggere qualcosa di scritto nell'800. ricorda alcune trame di romanzi gotici sia per l'ambientazione che nel modo vero e proprio della scrittura, molto lontana per certi versi da quella più "giornalistica" dei romanzi contemporanei

bella l'idea e anche lo svolgersi del racconto ..... peccato sia un romanzo breve

 

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16 avril 2012 1 16 /04 /avril /2012 15:39

se-ti-abbraccio-non-aver-paura.gif(18° libro finito - 2012)

 

Il verdetto di un medico ha ribaltato il mondo. La malattia di Andrea è un uragano, sette tifoni. L'autismo l'ha fatto prigioniero e Franco è diventato un cavaliere che combatte per suo figlio. Un cavaliere che non si arrende e continua a sognare. Per anni hanno viaggiato inseguendo terapie: tradizionali, sperimentali, spirituali. Adesso partono per un viaggio diverso, senza bussola e senza meta. Insieme, padre e figlio, uniti nel tempo sospeso della strada. Tagliano l'America in moto, si perdono nelle foreste del Guatemala. Per tre mesi la normalità è abolita, e non si sa più chi è diverso. Per tre mesi è Andrea a insegnare a suo padre ad abbandonarsi alla vita. Andrea che accarezza coccodrilli, abbraccia cameriere e sciamani. E semina pezzetti di carta lungo il tragitto, tenero Pollicino che prepara il ritorno mentre suo padre vorrebbe rimanere in viaggio per sempre.

 

Se cercate una storia strappalacrime sul rapporto di un padre e un figlio autistico, non leggete questo libro.

qui la storia è diversa, qui si parla di paure ma di tanti momenti di gioia, si parla di dubbi ma anche di tante certezze, si parla di rapporti umani belli o brutti che siano

e si ride .... si si ride ..... con gioia di fronte all'essere cosi disarmante che è Andrea ... e si ride per le reazioni di chi lo incontra sulla sua strada

si parla di normalità e di diversità .... ma chi come e quando ha deciso che noi siamo "normali" e Andrea è "diverso"?

chi ha deciso che per lui bisogna insistere e farlo diventare il più possibile come noi?

chi ha deciso che lui sarà più felice diventando come noi?

il loro viaggio ci porta a capire che forse non è cosi, che è bello essere per un giorno come Andrea, farsi sorprendere dalle onde del mare, farsi accarezzare dal vento in faccia, baciare chi incontri e sentire le loro pance

è bello lasciarsi andare ad una vita senza schemi prefissi e vedere le montagne blu e il mare arancione.....perchè sono i colori delle sensazioni e non quelli che la ragione ci impone

è bello saltare e correre

è bello anche stare in silenzio e ascoltare il mondo

Andrea vuole guarire, ma forse solo per essere come noi, e se invece il centro della sua felicità fosse proprio rimanere cosi come è?

un bel libro .... il racconto di questo viaggio e di tutto ciò che ha portato è affidato alle mani sapienti di Ervas, in ogni pagina c'è il suo stile, ha saputo dare forza alle cose importanti e nello stesso tempo stemprare sottilmente alcune drammaticità

lo confermo ... rimane uno dei miei scrittori preferiti

e in attesa di incontrarlo presto (è una persona piacevolissima) e magari di avere la fortuna di confrontarmi con Franco Antonello su alcuni punti del suo viaggio

vi consiglio di leggere questo libro ..... fatevi finalmente un regalo serio, un libro che va assolutamente letto

 

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21 mars 2012 3 21 /03 /mars /2012 08:22

Manuel-from-Angola.jpg

fonte: IL GAZZETTINO

 

Martedì 20 Marzo 2012,

Dall'Angola a Crespano per curare un bambino di 7 anni vittima della guerra.Una gara di solidarietà che vede in prima linea medici e infermieri dell'Usl 8 impegnati non solo professionalmente, ma anche finanziariamente per salvare da morte certa questo ragazzino. Manuel ha una ferita al volto provocata dalla guerra del 2005, ed è destinato a morire entro breve se non si procede con urgenza ad un intervento maxillofacciale per la ricostruzione. A portarlo in Italia, ci ha pensato, ieri, il dottor Aurelio Tommasi, direttore del Suem 118 di Crespano del Grappa, che nel suo tempo libero ha avviato un servizio analogo a quello pedemontano proprio a Luanda, capitale dell'Angola. Ed è in questi frangenti che è venuto a conoscenza della storia di Manuel che con i suoi genitori si è fatto a piedi 1200 chilometri in 5 anni per raggiungere la capitale dal loro villaggio e cercare di sfuggire alla guerra. Manuel, pur ferito, è uno dei pochi ragazzini scampati dagli orrori della guerra, ma se ora non si interviene chirurgicamente la sua morte è quasi certa.

Del caso, se ne è occupato Tommasi proprio mentre si trovava a Luanda, intento ad avviare un nuovo presidio medico in un luogo tra i più dimenticati della terra. Un caso, nonostante una vita passata nell'emergenza medica di tutti i tipi, che l'ha toccato a tal punto che ha deciso di tentare di fare qualcosa per salvare la vita a questo ragazzino sveglio, simpatico ed incredibilmente forte. Avuta una prima risposta concreta e positiva da colleghi ed infermieri dell'Usl 8, è ritornato in Angola a prendere Manuel e domenica sono arrivati in Italia, a Crespano. Oggi il bambino sosterrà una visita a Castelfranco con il dott. Procopio che si è impegnato ad operarlo a Padova nei prossimi giorni. Ci saranno spese mediche da sostenere e per questo sarà dato il via ad una sottoscrizione mentre per il soggiorno se ne son fatti carico alcuni medici e infermieri del Suem 118 di Crespano che stanno seguendo il caso in prima persona. Un bellissimo esempio di buona sanità.

IO

proprio un bell'esempio di buona sanità ..... ma soprattutto un bell'esempio di umanità, di solidarietà, di coraggio, di ... di tante cose e tutte positive

io sono orgogliosa di far parte di questa associazione, sono orgogliosa di avere come responsabili persone cosi "Grandi", sono orgogliosa del mio Doc e di tutti fra Dottori e infermieri che con lui stanno seguendo in prima persona non solo la sorte di Manuel ma  anche il servizio di emergenza creato in Angola

e come dico sempre ...... parlare di meno e agire di più

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13 mars 2012 2 13 /03 /mars /2012 08:00

un paio di lavori iniziati tempo fa e portati a termine i questi giorni

Renato parolin - SCOIATTOLI

Parolin-scottattoli-2-copie-1.JPG

Parolin-scoiattoli-1-copie-1.JPG

 

Renato Parolin - BERTILLA

Parolin-Bertilla.JPG

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8 mars 2012 4 08 /03 /mars /2012 08:20

"Essere donna è così affascinante. E' un'avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai."

Oriana Fallaci

 

.........arrivò la Prima Guerra Mondiale, che bloccò ogni desiderio di manifestazione. Almeno fino a quando in Russia, l’8 marzo 1917, le donne, stanche della guerra, guidarono una manifestazione che non venne bloccata dai cosacchi e che portò alla fine al crollo dello zarismo. Proprio per questo motivo, il 14 giugno 1921 la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste tenutasi a Mosca decise di fissare l’8 marzo come ‘Giornata internazionale dell’operaia’.

8-marzo.jpg

Ma andiamo a dare un’occhiata alla Festa della Donna in Italia. Avremo anche il merito di aver introdotto come simbolo la mimosa, ma è anche vero che siamo arrivati un po’ tardino a festeggiarla: la Giornata internazionale della donna fu tenuta per la prima volta solamente nel 1922, per iniziativa del Partito comunista d’Italia, che volle però celebrarla il 12 marzo, in quanto si trattava della prima domenica successiva all’ormai prestabilito 8 marzo .....

 

e la storia continua .......................

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6 mars 2012 2 06 /03 /mars /2012 08:00

(17° libro finito - 2012)

Il-marchio-del-diavolo.jpgRoma, 1139. Un uomo volge lo sguardo al cielo, in attesa. Seguendo le indicazioni dei suoi predecessori, è arrivato nella Città Eterna per assistere all'eclissi lunare che mostrerà un allineamento astrale unico. All'ora stabilita, la luna a poco a poco si dissolve nell'oscurità, lasciando il posto a 112 stelle. E' il segno che l'uomo aspettava: ancora 112 papi, poi, sulle rovine della Chiesa, sorgerà un nuovo mondo...

Roma, 2000. Incredula, una giovane archeologa fissa il cielo. Poche ore prima, il Vaticano le ha ordinato d'interrompere gli scavi nelle catacombe di San Callisto, mettendo così fine alla sua carriera accademica. E adesso lei giace sull'asfalto, in una pozza di sangue. Tuttavia, nell'istante in cui l'aggressore le ha conficcato il pugnale nel petto, Elisabetta ha notato un dettaglio agghiacciante. Un dettaglio impossibile da dimenticare.

Roma, oggi. Una serie di scheletri rinvenuti in un columbarium del I secolo d.C., una successione enigmatica di simboli astrologici, un libro maledetto: sono gli indizi che, mettendo a rischio la propria vita e quella dei suoi cari...

 

a mio parere il migliore scritto finora da Cooper

il suo stile rimane sempre quello ..... trama fitta e molto scorrevole, salti continui tra epoche diverse che ti tengono sempre con la mente aperta e pronta a tutto, ed epilogo finale di solito abbastanza prevedibile .... ma del resto visti gli argomenti che tratta è più che logico che sia cosi

buona l'idea di giocarsi il libro su qualcosa di molto attuale .... la fine della Chiesa

chi non conosce la profezia di San Malachia e dell'ultimo papa? della fine della Chiesa con la rinascita in un mondo diverso

in molti hanno interpretato questa profezia (per primo lo stesso Nostradamus) e ognuno ne ha tratto il finale che voleva

chi la fine totale del mondo ..... chi la sola fine di Santa romana Chiesa .... chi la fine di un'era del "bene"

e la rinascita? ..... un mondo nuovo o una nuova religione?

o la stessa solo purificata?

un bell'argomento .....poi ognuno ne tragga ciò che vuole

Cooper ha scelto la fine della Chiesa come istituzione ..... odiata per il potere crescente nei secoli da molti, odiata per la sua scomodità da tanti altri ......

e chi meglio della personificazione del Diavolo (nemico di sempre) per questo complotto previsto da secoli e ora di facile attuazione?

c'è chi ha tacciato questo libro di assomigliare troppo al più famoso "Angeli e Demoni" di Brown ..... bah .... io non ci vedo nulla in comune

a parte il conclave che è parte centrale della cosa .... qui c'è molto altro che prende il sopravvento

si! bello

 

 

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3 mars 2012 6 03 /03 /mars /2012 08:00

(16° libro finito -2012)

la-leggenda-del-mostro-di-limehouse.jpgAlla fine dell'Ottocento una serie di raccapriccianti omicidi sconvolge l'EastEnd londinese, in particolare il quartiere povero e malfamato di Limehouse,dove abitano ladri ed emarginati. Le vittime sono due prostitute, un eruditoebreo e un'intera famiglia di commercianti. Si mormora che l'assassino sia unGolem, un essere fantastico e mostruoso che si nutre di sangue umano. Intanto,in un altro punto della città, una giovane donna viene accusata di aver avvelenato il marito.

 

non sempre le belle idee da sole possono fare un bel romanzo!

la storia c'è .... bella e intrigante ... i personaggi anche .... la trama tra ricordi realtà e dialoghi nel processo ci sta

ma è proprio messo giù male ... se in alcune parti ti tiene col fiato sospeso e si fa intrigante

in altre dove si perde in lungaggini sui ricordi del teatro con "pessime" veramente pessime traduzioni in italiano ... ti fa veramente venir voglia di chiuderlo e mollarlo li

scritto veramente male ..... e quando un libro è scritto male anche l'idea più grande non può farlo diventare un buon romanzo

anche l'epilogo non è cosi sorprendente ..... si capisce già tutto dopo poche pagine

 

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2 mars 2012 5 02 /03 /mars /2012 08:00

(15° libro finito - 2012)

washington-square.jpg"Washington Square", pubblicato in Inghilterra nel 1880, venne ritenuto dalla critica opera non solo minore ma insignificante. Il libro è invece un bellissimo romanzo che precede di alcuni anni i più celebri racconti di Anton Cechov. In "Washington Square" predomina, soprattutto nelle memorabili pagine retrospettive, quelle dei "bilanci" e degli addii, un tono crepuscolare, quasi di mestizia, e comunque di acuto, lancinante raccoglimento. La storia è quella di un brillante medico newyorkese, il dottor Austin Sloper, che rimane vedovo con un'unica figlia, l'ubbidiente e poco vivace Catherine. Un bellimbusto egoista e nullafacente, Morris Townsend, cerca di circuire la ragazza, abbagliato dalla ricca dote. Il giovane Townsend, infastidito dalle continue dilazioni di Catherine e dall'ostilità del potenziale suocero, che vede in lui la rovina della figlia, abbandona il campo, per ricomparire molti anni dopo. Catherine saprà respingerlo, amareggiata e disillusa, dopo esserne stata per lungo tempo innamorata.

 

sono sincera, la storia merita poco ..... il romanzo a mio parere si salva solo per com'è scritto, molto bene con belle descrizioni sia visive che caratteriali ....

ma la storia alla fine è forse anche troppo nota .... e il finale non lascia niente fra le dita

lo leggi e non ti fa prendere da sensazioni di gioia ne di rancore ne di altro .... è piatto

ecco ... piatto è la descrizione giusta

 

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1 mars 2012 4 01 /03 /mars /2012 08:00

(14° libro finito - 2012)

il-monaco-Lewis.jpgAccolto con scandalizzato entusiasmo al tempo della sua pubblicazione nel 1796, in larga misura ignorato nell'Ottocento, riscoperto ed esaltato nel Novecento, Il Monaco di Matthew G. Lewis è forse l'esempio più notevole del romanzo gotico inglese, e insieme il più estremo.

Tutti i clichés del romanzo gotico vi si ritrovano moltiplicati ed esasperati: castelli, abbazie, fantasmi, violenze, stupri, incesti, orrori innominabili, presenze demoniache.

Ma il romanzo gotico Il Monaco si distingue per il più consapevole drammatico senso di morte di una civiltà che veniva travolta dalle rivoluzioni di fine secolo, e insieme per quella carica erotica e trasgressiva che doveva scandalizzare e deliziare contemporanei e affascinare in seguito i surrealisti.

Opera di un autore appena ventenne, è un romanzo singolarmente composito in cui si incontrano echi di Shakespeare, Marlowe, Schiller, del senso dell'orrore elisabettiano e del mito di Faust.

Analisi drammatica, spesso melodrammatica, della dannazione di un uomo perduto da una demoniaca donna fatale, può considerarsi all'origine di quel multiforme filone della narrativa ottocentesca che ha in Carmen l'esponente più noto.

 

Siamo in pieno periodo Gotico, quel periodo in cui prendono forma tutte le paure per l'ignoto e l'inspiegabile, per il satanismo e le arti magiche, per la crudeltà umana e le più ignobili azioni perpetrate all'ombra di una vita lucente e giusta.

il romanzo è carico di personaggi e di sentimenti, di intrighi in ogni angolo ma soprattutto di vere e proprie barbarie, di atti disumani da parte di quella fascia di persone che dovrebbe invece rappresentare il perfetto contrario.....

un Monaco disposto a tutto per accontentare le proprie voglie

una monaca disposta a tutto pur di mantenere il "buon nome" del convento

cavalieri e dame ognuno con un passato intricato triste o coraggioso

castelli conventi segrete cimiteri e catacombe

che volere di più?

per chi ama il filone Gotico direi che è veramente un romanzo imperdibile

ma anche per gli altri .... magari per tornare a leggere qualcosa che dia di più....

 

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