(20° libro finito - 2012)
Il romanzo narra la storia della terra veneta che, sotto l’odierno volto operoso e consumistico, nasconde le tracce di un recente passato fatto anche di miseria, di ignoranza e di violenza.
La trama ha dei caratteri neri, quasi “gotici”, ed il racconto è pieno di tensione e scandito da misteriosi delitti. All’interno del piccolo mondo di una contrada alpina si scoprono legami segreti, antiche sopraffazioni e tragici segnali che arrivano direttamente da tempi remoti.
E' un libro ben scritto, dove appare sia il Veneto di montagna che quello di pianura, e che sa raccontarci, con una narrazione leggera ed arguta, tutto il disastro dello stravolgimento ambientale e culturale del territorio veneto negli ultimi 50 anni. L’ironia dell’autore, la trama eccentrica ed un finale imprevedibile lo rendono un libro da leggere tutto d’un fiato.
ambientato in una cupa valle, luoghi tra l'altro a me conosciuti, quattro case e poche persone non più giovanissime, la vita dura della montagna, tra poco sole e tanta ombra, poco caldo e molto freddo, inverni infiniti ed estati brevi, la lotta con la natura per strappare al terreno la coltura di pomodori ......e chissà cos'altro
cosi si vive in questo luogo desolato ... eppure qualcosa attrae.... attrae i turisti che rispettano poco quello che li circonda .. ma anche coloro che alla fine desiderano una vita "vera" ... lontana dal caos e dal rumore ... più sana e più naturale
ma siamo sicuri che in queste valli non si nasconda qualcosa di più terribile? ...... tutte le favole hanno un principio di verità ..... possibile che quella dell'orco o dell'uomo nero o delle streghe non sia vera?
detto fatto ..... qualcosa di terribile si nasconde in questa valle ...... si riuscirà a scoprire cosa è? e soprattutto a sconfiggerla?
bella la storia .... la trama scorrevole .... soprattutto l'idea di viverla in due tempi .... presente e passato con la lettura di un diario
e i personaggi molto ben descritti .....lo leggi e sembra di esserci li in quella valle